LIBERO ARBITRIO: SEI SICURO DI POSSEDERLO?

libero arbitrio, la scelta
libero arbitrio

Il libero arbitrio è uno dei temi che mi chiedete di trattare più spesso, quindi finalmente eccomi qui a scrivere un articolo dedicato a questo argomento. 

In questo articolo condividerò con te un punto di vista sul libero arbitrio basato sulla mia comprensione della non-dualità, della natura del Sé e della prospettiva immaginale che contribuisco a diffondere. Ci sono ovviamente molte prospettive diverse sul libero arbitrio che lo rendono per questo motivo un argomento così discusso, dibattuto e controverso.

Confronterò e contrapporrò un paio di prospettive diverse sul libero arbitrio che spero mi aiuteranno a spiegare e permettervi di comprendere che sapere che una persona in realtà non ha il libero arbitrio è in assoluto la cosa più liberatoria e potenziante che possa esserci. 

Ora, prima che tu salti sulla sedia tra l’allarmato e lo scettico devo precisare che quando dico che non hai il libero arbitrio intendo che non possiedi ciò che nella nostra cultura è considerato essere il libero arbitrio. Ma ci arriviamo, se hai pazienza di leggermi fino alla fine.

La nozione di libero arbitrio ci fa dire: ok, è vero che non ho un'autonomia assoluta sulle mie esperienze, non ho scelto in quale famiglia nascere o in quale cultura o paese sono cresciuto, non posso prevedere che cosa mi accadrà di momento in momento ma se sul tavolo della cucina ci sono una mela e una ciambella al cioccolato ho il libero arbitrio di scegliere tra la mela e la ciambella.

Ora, prima di analizzare questa ipotesi dobbiamo porci una domanda ancora più importante: chi diciamo avere il libero arbitrio è una persona, ovvero un individuo separato da ciò che lo circonda, un Io?

Esiste una cosa come un sé individuale? Se hai guardato i miei video sul mio canale youtube o su facebook, allora probabilmente conosci già la mia risposta: non esiste. Non esiste in realtà un "Io" individuale distinto e separato dal tutto. L’ Io è uno delle più grandi illusioni ad opera della mente.

Possiamo capire questa affermazione un po' meglio indagando le azioni della "persona", dell’ Io. E’ facile riconoscere che una persona è fondamentalmente due cose: la genetica e il condizionamento. Nessun "Io" ha selezionato i propri genitori o la genetica che i genitori gli hanno trasmesso. Nessuno ha la capacità di prevedere cosa il flusso della vita gli consegnerà in un dato momento ed è proprio il flusso della vita che ci condiziona.

Ovviamente non si può dire che genetica equivalga a avere il libero arbitrio e nemmeno che condizionamento equivalga a avere libero arbitrio perché un modello plasmato da un condizionamento non può comportarsi al di fuori di ciò che è stato programmato a fare. 

Ad esempio: una persona profondamente insicura non ha la possibilità o la capacità di dire: oggi non sono insicuro. Penso che avrò una giornata in cui la mia autostima sarà al top, tornerò a essere insicuro venerdì. Questo perché non esiste in realtà una persona che è insicura come non esiste un’acqua che è bagnata. L'insicurezza è la persona, è un condizionamento e quindi, anche se può sembrare che abbia libero arbitrio non ha la capacità di comportarsi o di fuggire al di fuori della sua programmazione nel momento presente.

Quindi, tornando alla questione ciambella/mela: cosa fa si che sceglierai la mela invece della ciambella o viceversa? 

Se all'improvviso compare la voglia di ciambelle, hai scelto di avere quella voglia o è semplicemente successo? Ovviamente il desiderio è semplicemente accaduto. Quando dici sono "Io" ad aver voglia di ciambelle in realtà stai semplicemente osservando un desiderio che sta accadendo. Hai forse la capacità di schioccare le dita e smettere di desiderare le ciambelle e iniziare a desiderare cavoletti di Bruxelles?  No di certo.

Però allora tu potresti dirmi: "È vero, ma io ho il libero arbitrio di resistere al desiderio e non mangiare la ciambella”.  Ma anche questo è il prodotto di condizionamenti…perché a un certo punto nella tua vita, forse a scuola, hai imparato quanto lo zucchero raffinato e il glutine siano dannosi per il corpo e hai sperimentato che ti fanno ingrassare, che la pelle si sfalda, che la salute peggiora e così via. Quindi la mente sta ricordando quel condizionamento passato.

Per cui il modello di condizionamento che dice che le ciambelle mi fanno male e quello che dice che le ciambelle sono buone si faranno la guerra l'uno con l'altro nella mente e inizieranno a gareggiare per la supremazia, e il pensiero dei due a cui è stata data più energia vincerà inevitabilmente.

libero arbitrio. ciambella o mela?
libero arbitrio

Non c'è nessuno che scelga tra i due pensieri in totale autonomia. La scelta è il solo prodotto del condizionamento, è il risultato di quale dei due pensieri sia stato oggetto di maggiore attenzione nel tempo, per cui ciò che sta accadendo è che sei consapevole di questa battaglia mentale in atto, ne sei testimone …

Ma l'ego, l’Io, rivendica questi pensieri come i suoi pensieri: "sto pensando a questi pensieri, sto scegliendo tra questi due pensieri". Ma come insegno sui miei canali social, l'ego non è altro che l'attività di identificazione, quindi non c'è scelta che fa la scelta, c'è solo identificazione con una scelta che è già stata fatta da un condizionamento avvenuto nel passato.

Non sappiamo mai quali pulsioni sorgeranno in noi in un dato momento perché è ancora una volta il flusso della vita ad innescare tali pulsioni e a farle sorgere all'interno della mente. Non abbiamo la minima idea di cosa accadrà di momento in momento.

La mente non ha la capacità di creare pensieri originali (contrariamente a quanto la nostra sub-cultura moderna crede), nessuno dei pensieri che una persona possa avere trovano la loro origine nella mente, sono tutti appresi da qualche altra parte e poi la mente li ripete. In seguito arriva l'ego che dice: io sono il pensatore di quel pensiero.

Il pensatore, in realtà, è sempre alla fine dell'equazione, non all'inizio. Non produce i pensieri. Ma li rivendica come suoi una volta che sono arrivati.

Inoltre, tu non hai la possibilità di evitare gli eventi che ti traumatizzano o che ti plasmano in modo significativo perché nel momento in cui te ne rendi conto sono già accaduti.

In qualsiasi modo la si guardi, quindi, si è completamente in balia della vita. L'unica ragione per cui crediamo di avere libero arbitrio è perché sentiamo di averlo. Questo è tutto ciò che abbiamo in realtà: la sensazione del libero arbitrio. Non troviamo mai effettive prove che una persona, un Io, abbia una propria volontà separata e scollegata dal flusso della vita…E questo perché la persona è di fatto Il flusso della vita stessa; è ciò che la vita stessa sta facendo attraverso di lei. 

Tutto ciò che la persona vuole, non vuole, fa o non fa è interamente un prodotto di come la vita agisce sulla persona e attraverso la persona. L’ individuo è come un'onda nell'oceano e nessuna onda può mai muoversi indipendentemente dall'oceano. Un'onda è un'illusione perché è semplicemente "l'attività dell'oceano". Solo l'oceano esiste e allo stesso modo la persona è un'attività della vita

Quindi la domanda è: di chi è il libero arbitrio che agisce attraverso la persona? La risposta è ovviamente della vita stessa. Solo la sorgente universale ha il libero arbitrio e fa sempre esattamente ciò che vuole fare.

Solo quando l'ego si identifica con il corpo crediamo di essere qualcosa di altro da quell'unica fonte, che comprende tutto ciò che è visibile e tutto ciò che non lo è.

L'ego è proprio questo: la convinzione in una persona di poter agire in modo indipendente dalla vita perché è separata da essa. E più questa idea viene messa in discussione e più si comprende che è completamente irreale.

libero arbitrio . ciambella o mela?
libero arbitrio

La sensazione del libero arbitrio

Tutti abbiamo la sensazione di avere libero arbitrio e questa sensazione è reale: abbiamo libero arbitrio, ma non come persona, come Io. La persona non esiste, è un sogno, non può agire indipendentemente dal sogno perché il personaggio stesso è un'attività del sogno: solo il sognatore ha il libero arbitrio e l'ego si identifica semplicemente con questa sensazione di libero arbitrio e la proietta sul corpo e quando crediamo di avere una nostra volontà separata dalla vita, inevitabilmente la vita diviene un nemico contro cui lottare. L' ego è il prodotto del conflitto della mente con il flusso della vita.

l'illuminazione è semplicemente la fine di questo conflitto e l'accogliere totalmente la volontà della vita, della sorgente universale, dell’Anima del mondo... come mia volontà.

Occorre compiere la resa. La resa viene prima di tutto e la mente dell'ego scompare solo quando vede che la volontà cosmica, divina, sta avvenendo ovunque.

Ecco il riassunto finale: tutte le azioni sono le azioni dell'Universo, ogni desiderio è il desiderio di Dio che si muove attraverso di noi, la volontà di Dio è il potere che muove ogni atomo dell'universo e nulla è in grado di agire senza questo potere

Questo è ciò di cui si parla nello zen dove si insegna il concetto del  “fare ma non fare” per esempio.

libero arbitrio e zen
libero arbitrio

Come disse notoriamente il Buddha, gli eventi accadono e le azioni vengono compiute ma non c'è nessun individuo che le compie. Significa che non c'è nessun luogo in cui puoi stare al di fuori della struttura causale della vita e non essere mosso da essa, non c'è un posto in cui ci si possa isolare dalla volontà divina che agisce sempre attraverso di te.

Non riconoscere questo fa si che il condizionamento della mente divenga sempre più distorto e negativo, cioè egoista e resistente.

Quanto più invece riconoscerai che la volontà cosmica sta agendo attraverso di te in ogni istante, tanto più la mente diventa sempre più pura e il suo condizionamento sempre più equilibrato, armonioso, connesso con la vita.

il tuo condizionamento rifletterà sempre la tua identità quindi quando la consapevolezza si perde nella  identificazione con il corpo, l'ego si rafforza e si produce una maggiore sofferenza.

La verità finale è che non esiste una persona che abbia il libero arbitrio di scegliere tra A o B. Il nostro libero arbitrio per citare le parole di una mia maestra occidentale, la Williams: il nostro libero arbitrio sta nel come ci relazioniamo agli accadimenti e agli eventi della vita che sono il divino in azione. Ci relazioniamo con paura e resistenza? Oppure affidandoci e mettendo in atto il surrender, la resa, attraverso queste parole: "ciò che tu vuoi. Non ciò che voglio io" . Solo nel secondo modo possiamo allearci con gli eventi e co creare insieme a loro, insieme al divino la realtà che desideriamo. 

La persona è in realtà solo come un computer che non può essere considerato una vera e propria entità autonoma, la mente agisce come software e il corpo agisce come l'hardware e l'energia universale o il potere divino è l'elettricità.

Il software e l'hardware non possono fare nulla senza elettricità e qualsiasi cosa facciano si può dire che sia l’attività dell'elettricità, filtrata attraverso il software e l'hardware.

Allo stesso modo, qualsiasi cosa faccia la persona può essere solo l'attività del potere divino filtrata attraverso la persona. E quindi la differenza la fa come filtri il potere divino. Affidandoti? E co creando con esso sapendo che tutto accade per un ottimo fine? Oppure resisti con paura e cerchi di controllare quelle forze divine che sono gli eventi?

Raggiungere questa comprensione si traduce in un potente arrendersi al flusso della vita, si diventa profondamente connessi con il momento presente dove tutto ciò che accade viene sperimentato come la mia volontà che coincide con la volontà divina.  

Quindi se credi che tu in quanto esecutore di azioni, abbia il libero arbitrio sei perduto perché credi che un’onda possa muoversi indipendentemente dall'oceano 

Quando ti arrendi alla volontà della vita, presto scopri che in realtà è la tua stessa volontà e quindi il paradosso del libero arbitrio è che rinunciarvi significa trovarlo veramente.

Spesso ci sono avvenimenti che sembrano andare diversamente da come vorremmo e questo accade in molti aspetti della nostra vita. La sfida è fluire con essi ed essere grati, sapendo comunque che qualunque disgrazia, fastidio o inconveniente ci capiti è un problema solo nella nostra percezione. In realtà, è un semplice fatto indispensabile a farci raggiungere il nostro meglio, la nostra felicità e ritrovare Amore. E il fatto di saperlo e di esserne consapevoli è ciò che ci permetterà di percepirlo e di individuarlo, cioè di poterne godere.

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