"La resa" VS " La legge dell' attrazione"

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Dopo aver pubblicato una serie di video recentemente sul tema della resa, del non attaccamento e del non agire, ho ricevuto molte domande in privato da persone che sostanzialmente mi chiedevano se questi insegnamenti contraddicessero gli insegnamenti della legge di attrazione o meno. Intanto, se sei nuovo o nuova al concetto di resa ti suggerisco di guardare questo video: urly.it/3fvbz

Penso che questa sia davvero una grande domanda e quindi ho voluto scrivere questo articolo per affrontare l' argomento.
La pratica della resa dice essenzialmente: " rinuncia a questa idea che tu sei una persona separata dal tutto che ha l' assoluto controllo della sua vita. Affida tutto all' Universo, Dio, Anima il tuo Se' superiore o qualsiasi cosa rappresenti per te l' "altro" rispetto al tuo ego. Affidandoti le cose andranno molto meglio per te,"

Ma gli insegnamenti della legge di attrazione di contro insegnano che sei una persona che ha il controllo della sua vita e che in realtà qualunque cosa ti accada è il prodotto della tua stessa manifestazione, quindi questi due insegnamenti sono in diretta contraddizione l'uno con l' altro. Dobbiamo quindi giurare fedeltà a uno dei due? O queste due filosofie possono in qualche modo essere conciliate ?

bambino caramelle desideri
la resa vs la legge dell' attrazione

Il primo punto che voglio sottolineare è che la maggior parte degli insegnamenti spirituali sono rivolti a uno di questi due aspetti : uno che si rivolge a te come il "sé inferiore" e uno che si rivolge a te come il "Sé superiore". Tu come "persona" o tu come "pura consapevolezza". La "non-dualità" per esempio ignora del tutto l'esistenza della persona e ti parla direttamente come pura consapevolezza.

Gli insegnamenti della legge dell'attrazione d'altra parte si rivolgono all' individuo considerandolo puramente come "persona che ha il controllo del proprio mondo personale" . Questo perché ognuno è in uno stadio diverso del suo viaggio spirituale e quindi trarrà beneficio in modo diverso dai vari insegnamenti spirituali. Non esiste un insegnamento spirituale valido per tutti, quindi coloro che ancora hanno un'identificazione molto forte con l'ego, o con il loro essere individui distinti e separati dal tutto, troveranno qualsiasi insegnamento che si rivolga loro come pura consapevolezza, non molto interessante.

La resa VS la legge dell' attrazione: se sei nuovo di zecca.

Per chi è nuovo di zecca nel mondo della spiritualità e colmo d'angoscia derivante dai desideri insoddisfatti, concetti come trovare gioia semplicemente nel puro "essere", nel silenzio e nel vuoto, non suoneranno molto attraenti. Questo perché crede profondamente di poter essere felice realizzando desideri e sentendo di avere il controllo della creazione della propria realtà e poter manifestare tutto ciò che vuole. Questo è un modo molto potente per farlo passare dalla porta della spiritualità e dopo un po' di utilizzo della legge di attrazione iniziare a rendersi conto che in realtà non è giusto dire: "sono una persona separata dal tutto che crea una realtà personale".

D'altra parte gli insegnamenti della "non-dualità" delle religioni orientali come il taoismo, il buddismo zen e l'induismo insegnano che non esiste "una persona separata che agisce indipendentemente dalla vita" o ha il controllo su un proprio mondo personale e che qualsiasi idea legata a questo fraintendimento in realtà porterà solo a più sofferenza. Ma questo deve essere provato con l' esperienza personale diretta ed è ciò che la legge di attrazione può aiutare a fare.

Tutti gli insegnamenti non duali dovrebbero incoraggiare il ricercatore spirituale a rinunciare all'idea di essere una persona separata, un "io" e ad accettare semplicemente il fatto che siamo già tutto ciò che stiamo cercando.

Ognuno di noi è intriso di tendenze mentali (karmiche) che derivano da desideri insoddisfatti. Ad esempio, se una persona è dipendente dall'alcol e si trova ad andare ogni giorno al negozio di liquori, c' è da chiedersi: esiste una persona che sceglie di andare al negozio di liquori oppure questa sta semplicemente agendo in base alla sua tendenza mentale? Finché l'alcolismo è presente nell' equazione quella persona è schiava del consumo di alcol. La persona può sentirsi come se stesse agendo di sua spontanea volontà semplicemente perché non è consapevole di essere posseduta da una forza che in realtà la sta guidando; che sta creando tutta la sua sofferenza. C'è una convinzione profondamente radicata qui, ovvero che l'alcol porti all' individuo una sorta di appagamento o sollievo dalla sofferenza. Finché questa convinzione è presente, la tendenza all' alcolismo (o karma dell'alcolismo) continuerà a manifestarsi.

Ma "tendenza karmica" può anche essere la convinzione che una relazione possa renderti più felice o che essere ricco o famoso o qualsiasi tipo di desiderio personale possa darti la felicità. La persona che desidera ciò è schiava di questi desideri e false credenze.

Ci sono due modi per liberarsi di questi attaccamenti karmici: uno è soddisfarli. L' altro è sbarazzarsi della persona che desidera. Niente paura non mi riferisco a uccidere fisicamente qualcuno e occultarne il cadavere 🙂 Quando dico sbarazzarsi della "persona" mi riferisco allo smettere di identificarsi con il "piccolo io", distinto e separato dal tutto e frutto di tendenze karmiche che come lenti deformate, falsano la realtà e non sono capaci di condurci alla felicità. E sopratutto che ci illudono che la felicità sia qualcosa che si ottiene dal raggiungimento dei nostri desideri.

La legge dell' attrazione ci aiuta a soddisfare gli attaccamenti karmici, mentre la resa si sbarazza della persona o identità che ha l'attaccamento.

Quindi con questa comprensione del karma in mente possiamo avere un'idea migliore dello scopo sottostante degli insegnamenti della legge di attrazione. William Blake una volta disse che uno sciocco che persiste nella sua follia diventerà saggio e quindi gli insegnamenti della legge di attrazione essenzialmente aiutano ad accelerare la follia per arrivare alla saggezza un po' prima.

Cos'è la follia? Semplicemente la convinzione che raggiungere qualsiasi desiderio può portarmi alla felicità. Eppure, anche se in molti probabilmente leggeranno questo articolo, non tutti arriveranno a credere che sia cosi perché c'è ancora molto karma da sciogliere. Una persona in questa posizione, che usa la legge di attrazione per dare all'ego tutti i suoi desideri personali sta percorrendo in realtà la strada più rapida per bruciare quegli attaccamenti karmici stessi, per dimostrare all'ego che nulla di cui entrerà in possesso in realtà potrà portarlo a compiere una felicità duratura.

lampada di Aladino
resa

Una volta che la persona è adeguatamente convinta di questo, allora e solo allora l'attenzione inizia a rivolgersi verso l'interno. Questo è un processo naturale all'evoluzione e deve svolgersi per ogni persona individualmente, con i propri tempi che variano per ciascuno. Non puoi dare a qualcuno un insegnamento prima che sia pronto ad ascoltarlo perché semplicemente lo rifiuterà.

L'intero scopo dell'universo è l'auto-realizzazione e l'ego è semplicemente lo strumento che l'universo usa per compiere questa missione. Quindi la legge dell' attrazione fondamentalmente potenzia l'ego con tutti gli strumenti di cui ha bisogno per attrarre e manifestare tutti i suoi desideri. Ma in verità, quando insegniamo alle persone come manifestare la loro realtà attraverso la legge dell' attrazione, non stiamo insegnando loro niente di nuovo; li stiamo solo aiutando a diventare consapevoli di qualcosa che hanno sempre fatto, semplicemente non ne erano consapevoli.

Quindi se questo è vero allora sorge una domanda: se la persona ha già creato e ha sempre creato la sua realtà, che ne fosse consapevole o no, è veramente responsabile della creazione della propria realtà o ci sono molti altri ingredienti nella ricetta e l' individuo è semplicemente uno di quegli ingredienti? Questa è una grande domanda perché arriva davvero al centro di questo dibattito.

Tutti gli insegnamenti della legge dell' attrazione sono una "concessione" alla convinzione errata di essere una persona separata che vive nel proprio mondo personale separato. Gli insegnamenti di tale legge sono diretti al personaggio del sogno non al sognatore. Fintanto che credi di essere il personaggio del sogno, allora gli insegnamenti della legge dell' attrazione suoneranno molto attraenti per te, Ma una volta che diventi lucido nel sogno e ti rendi conto di essere il sognatore, il messaggio di "resa" e di "abbandono" e "accoglienza" ti risuonerà di più.

Una volta che una persona ha trascorso abbastanza tempo ad usare la legge dell' attrazione, l'idea di inseguire desideri personali diventerà semplicemente nauseante perché è già stato fatto prima e, soprattutto, perché sta iniziando a rendersi conto che anche l'idea di inseguire i desideri personali deriva dalla convinzione che "io sono incompleto e ho bisogno di essere soddisfatto per essere felice".

Qualsiasi nozione che deriva dall' idea di essere un personaggio onirico che crea il proprio sogno inizierà a suonare stupida perché riconosci che anche il personaggio del sogno è un prodotto del sogno stesso.

I due: sognatore e personaggio del sogno sono sempre uno e quindi in realtà entrambi le fasi del viaggio del risveglio spirituale sono ugualmente valide. Non c'è niente di sbagliato nel manifestare i tuoi desideri, anzi! Semplicemente non risolve il problema. Il tuo ego ti comanderà sempre al fine di tornare sulla ruota del criceto e inseguire un nuovo desiderio. All' infinito. Quante volte puoi correre nella stessa ruota prima di iniziare ad avere le vertigini? E proprio come l'acqua non spegne per sempre la tua sete, ogni desiderio che raggiungi viene rapidamente sostituito con un nuovo desiderio e questo processo non finirà mai perché l'ego ha bisogno di rinforzarsi costantemente.

Fintanto che non sai che sei schiavo dell' ego gli insegnamenti dell'attrazione suoneranno davvero divertenti, eccitanti e potenzianti, ma dopo che sei stato sulla giostra del manifestare i tuoi desideri abbastanza a lungo inizi a riconoscere tutto questo come schiavitù piuttosto che potenziamento ed è allora che nasce il desiderio di fuggire.

Quando il ricercatore spirituale si apre alla pratica della resa e dell' abbandono, essere una "persona" è uno sforzo estenuante, perché la persona ha sempre bisogno di qualcosa, è sempre insoddisfatta e sempre in una corsa sfrenata per completarsi mentre la mente è ancora piena di tendenze karmiche.

Il concetto di resa può sembrare irritante o addirittura deprimente per qualcuno ma realizzare tutti i tuoi desideri personali solo per essere lasciato vuoto più e più volte è la peggiore depressione di tutte.

Questo è il vero scopo della legge dell' attrazione: l'universo ti sta portando tutti i desideri e le esperienze di cui hai bisogno per realizzare che non puoi essere soddisfatto da nulla al di fuori di te stesso.

Ma perché la persona non può realizzarsi attraverso i desideri? Perchè in realtà non c'è "persona" quando sogni di notte. Tutto ciò che fa il personaggio onirico è in reazione a ciò che accade nel sogno, perché il sogno e il personaggio sono uno: non c'è personaggio onirico separato dal sogno. E, allo stesso modo, tu e l'universo siete uno.

Quando crediamo di essere separati dall'universo e cerchiamo di controllarlo per fare ciò che pensiamo di volere trasformiamo il nostro sogno in un incubo. Quindi, rinunciare alla convinzione di essere una persona separata che crea la propria realtà personale non è rinunciare al proprio potere ma al contrario ti libera e ti permette di creare la realtà in quanto universo stesso.

Credere che io, in quanto persona, ho il controllo della mia vita è come essere un uomo in piedi su un treno che tiene in mano il suo bagaglio. L'uomo crede di aver bisogno di sostenere il peso della sua valigia, quindi si impone uno sforzo inutile in base a questa convinzione. Ma in realtà l'intero treno sta già sostenendo il suo peso e quello della sua valigia. Una volta che se ne accorge può cedere il controllo al treno.

Potremmo anche dire che la legge dell' attrazione ci dà i simboli del nostro desiderio ma la resa ci dà l'essenza di essi. Per esempio, crediamo che quello che volgiamo veramente sia la relazione o la nuova macchina ma ovviamente queste cose sono solo simboli di quello che desideriamo davvero. Come lo sappiamo? Perché non appena la relazione diventa tossica non la vogliamo più o non appena la macchina si guasta vogliamo liberarcene. Ciò che tutti vogliamo veramente sono la pace e la felicità che pensiamo che i simboli ci porteranno. E' sempre l'essenza che vogliamo veramente e mai in realtà il simbolo.

La legge dell'attrazione ci aiuta a vedere il paradosso dell' inseguire la felicità nei simboli. La persona è condannata a una vita di inseguimento del piacere e di evitare il dolore e questo è un inseguimento senza fine.

La vera felicità è senza causa. E' una condizione innata dell' anima di ciascuno, è il sole che splende dietro alla coltre di nubi che ne offuscano la visione.

Una volta capito questo ti rendi conto che passare la vita cercando di manifestare i tuoi desideri è in definitiva una distrazione perché semplicemente rafforza la falsa convinzione che devi fare e avere cose per essere felice, quando in realtà è l'esatto contrario.

Questo non significa che non puoi creare la tua realtà perché in realtà lo stai già facendo, da sempre, senza sforzo e automaticamente. Non hai davvero bisogno di porre molta attenzione sul creare perché l' intero universo sta rispondendo al tuo stato d' essere e creando le tue esperienze personali in base a questo.

Quindi un nuovo fidanzato o una nuova fidanzata o una lamborghini non possono aggiustare il tuo stato di coscienza. Semplicemente metti in ordine il tuo stato d'essere prima e tutto ciò che lo riflette sarà attratto da te.

La filosofia della resa e quella delle Legge dell' attrazione non solo non sono in opposizione l'una all'altra ma sono in realtà partner di ballo perfetti. Due percorsi diversi lungo lo stesso viaggio che porta alla stessa destinazione: la consapevolezza che Tu sei già ciò che cerchi.

La legge dell'attrazione mi insegna che la felicità non si trova fuori di me e la resa mi insegna che la felicità è già dentro di me.

Alla luce di questa comprensione, il momento presente diventa il mio unico desiderio perché la mia volontà e la volontà della vita sono una cosa sola.

Francesca Guidi

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One comment on “"La resa" VS " La legge dell' attrazione"”

  1. È giusto chiedere all’universo di innamorarsi di nuovo di una persona che non si riesce più ad amare ? È un desiderio dell’io anche questo ?

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