Monica mi scrive dicendomi: Francesca con la legge dell'attrazione ho scoperto di temere i miei pensieri e le mie paure più negative perché so che possono avverarsi.
Non temerli! Rispondo io. Amali! E’ proprio la tua paura a dar loro potere!
La paura dei pensieri negativi implica che essi abbiano potere. In questo modo cedi loro tutta la tua energia.
Permettimi il gioco di parole: i tuoi pensieri negativi non hanno potere su di te se capisci che non hanno alcun potere su di te.
Tu sei come il cielo...una nuvola sta passando in questo cielo e il tuo compito è di portare amore a quella nuvola.
Non molto tempo fa mi è capitato di parlare con una persona che mi ha detto: "ho un tumore al pancreas e sto cercando di capire cosa mi stia insegnando questo tumore".
Ti sta insegnando ad amarlo, gli ho risposto. Con lo stesso livello di amore con cui ameresti un bambino che sta per nascere, sareste eccitata e lo ameresti.
Non è proprio un processo facile ma puoi riuscire a portare questa energia di amore anche a un tumore canceroso. Puoi portare quell'energia al dolore, al buio, al tuo mal di testa o alla tua cattiva relazione o a qualsiasi altra cosa. Più amore porti alle cose che secondo te non sono allineate e armoniche (anche se tutto lo è) più velocemente creerai lo spazio necessario affinché possa avvenire una trasformazione.
Per inciso, prima che questo discorso appena fatto susciti polemiche, fughiamo ogni dubbio. Ciò che ho appena espresso non deve in alcun modo escludere il sottoporsi a terapie o il rimanere inchiodati in una relazione che non desideriamo più avere ecc. Non deve neanche far pensare che si debba reprimere, sopprimere le emozioni di iniziale dolore o disperazione che possono derivare da un' esperienza come una malattia grave.
E’ molto importante capire che un pensiero cosiddetto "negativo" è un pensiero che stai giudicando, prima di tutto. ho fatto diversi video su questo tema. Uno in particolare potrebbe interessarti e si intitola "decidere di sentire".
La parte negativa non è il pensiero…. è il tuo giudizio su di esso. E più lo giudichi, più lo contrasti e più esso prende possesso delle tue energie.
E’ questione di allenamento. E’ possibile sviluppare prima di tutto la capacità di osservare senza intenzionalità e senza filtrare attraverso la mente giudicante.
Devo dire che sono molto fiera dei miei allievi, sopratutto quelli di vecchia data, perché sono veramente ben allenati a fare questo. Sono anche abili a trasformare, alchimizzare le emozioni cosiddette negative.
Simone mi scrive: recentemente ho avuto un'esperienza di meditazione che ha scatenato in me una paura incredibile, ho avuto pensieri negativi in mente per giorni, più li noto e più mi sento come se si realizzassero. consigli?
"Ma è fantastico quello che è accaduto! " mi viene da dire. "Il tuo Sé sta facendo emergere le tue paura infantili in modo che tu possa vederle proprio in questo momento.
Hai avuto un pensiero che ha fatto emergere un dolore reale in modo che tu possa essere un spazio d'amore per esso.
Questo dolore non sarebbe saltato fuori se tu non potessi contenerlo.
Devi prendere consapevolezza che sei più grande del dolore, sei più grande della paura. E che la paura è qui per te, per permetterti di diventare lo spazio d’amore per quella paura infantile. Per permetterti di sciogliere attaccamenti, resistenze, impedimenti all’ amore.
C'è un motivo per cui questa paura non si è manifestata durante tutti questi anni ma sta venendo fuori proprio ora. Il motivo è perché hai fatto così tanto lavoro interiore che hai creato una capacità e una forza che sono abbastanza grandi da poter gestire ciò che arriva in modo da portare un nuovo senso di compassione, una nuova gioia, una trasformazione profonda.
Ho avuto innumerevoli traumi infantili, ma l’amore che sono è cosi grande che ha saputo trasmutare tutto il veleno in medicina, tutto il piombo in oro.
Siamo in questa scuola che chiamiamo terra per imparare la compassione e la capacità di amare.
Nota come la piena accoglienza di qualcosa spesso la trasformi o la dissolva.
Tutto ciò che emerge dalle nostre profondità è li per essere visto, per essere amato, accolto e ti sta chiedendo di connetterti maggiormente al qui e all’ ora. Ti sta chiedendo di fermarti e ascoltare per un po' il silenzio.
Qualcuno talvolta mi dice: non ho tempo per fermarmi e ascoltare il silenzio.
Ah si? Però hai tempo di continuare a vivere la tua vita spingendo giù in profondità un mucchio di traumi e prendendo decisioni a partire da un dolore represso. Cos' è più importante?
Concediti del tempo ogni giorno per stare seduto ad ascoltare il silenzio. Io non inizio le mie giornate senza connetterti alla Fonte. Emerge un dolore? Lo ascolto! In questo modo lo alchimizzo. E poi una paura… alchimizzata anche quella.
E via cosi, a sperimentare con intensità sempre maggiore la libertà.