Una volta faci una consulenza privata online con Mario (nome di fantasia per questioni di privacy). Non era trascorso che qualche secondo dall’ inizio della chiamata zoom che mi disse: ” Francesca, non voglio sentir niente riguardo a pratiche spirituali tipo il "perdonare", "l’accogliere"...Voglio soltanto che il mio ex datore di lavoro mi paghi la liquidazione che mi spetta e che non mi sta dando da tempo e voglio che tu mi insegni tutte le pratiche che conosci per manifestare esattamente questo evento”.
Fu perentorio.
Un po' spiazzata cominciai, all’ interno di questi binari strettissimi che mi aveva dato, a parlare delle infinite possibilità che giacevano in lui, prendendola molto alla larga.
Era l’unica cosa che potessi fare mentre gli davo alcune dritte su come manifestare l’ottenimento della sua liquidazione, anche se sapevo che queste dritte erano soltanto un palliativo e che fosse piuttosto necessario fare un tipo di lavoro ben diverso dal cercare di manipolare dall’ esterno un evento e le leggi che lo governano, per ottenere qualcosa.
Manipolare la realtà attraverso la mente e ottenere ciò che si vuole può essere molto semplice. Ho imparato a farlo che ero appena ventenne. Tutti possono riuscirci con le giuste informazioni e la giusta pratica. Si riescono ad operare ciò che sembrano essere veri e propri miracoli. Se ti sembra assurdo lo capisco. La visione della realtà che abbiamo ereditato nella nostra cultura è di tipo cartesiana.
Siamo portati a concepire e percepire infatti la realtà come solida, oggettiva, e noi stessi come distinti e separati da essa. Ma non è cosi. Approfondiremo la natura della realtà e il nostro potere di mutarla più avanti, per adesso mi preme farti capire perché manipolare la realtà attraverso lo sforzo mentale possa portare a risultati certamente sorprendenti ma puramente momentanei.
Quando manipoli la realtà e manifesti l’oggetto del tuo desiderio grazie a tecniche di sforzo e concentrazione mentale, visualizzazione, ecc. ma senza compiere un cambiamento interiore per allineare effettivamente te stesso a ciò che desideri, per legge sei destinato a perdere velocemente ciò che hai ottenuto. E' una regola.
Manipolare la realtà anche in tempi record può essere un esercizio carino da fare. Ma credo che a nessuno piaccia ritrovarsi punto e a capo perdendo di nuovo, in un modo o nell’ altro, ciò che ha ottenuto. Nel caso di Mario, il processo di manipolazione della realtà lo avrebbe sicuramente portato ad avere magari nel giro di poco la sua liquidazione, ma si sarebbe ritrovato a perderla nei modi più disparati…. Cure mediche improvvise salatissime? Un furto? Un prestito a una persona cara che non tornerà più indietro? Gli scenari sono infiniti e l’universo ha veramente più fantasia di noi.
Non cadere però nell’ equivoco di pensare che l’universo sia punitivo e ce l’abbia con te: “Se non giochi alle mie regole ti punisco e ti tolgo quello che ti ho dato!”. Non funziona cosi…. Si tratta semplicemente di leggi, proprio come quelle della fisica. L’ acqua, quando si trova al livello del mare, bolle a cento gradi, non si cambia questa legge. E cosi non puoi trattenere a te un qualcosa che non combaci "vibrazionanalmente" con te stesso, con ciò che sei o sei diventato. Se non “diventi un corrispettivo energetico, vibrazionale” con l’oggetto del tuo desiderio, non puoi impadronirtene in maniera permanente.
Non puoi attrarre abbondanza se “vibri” alle frequenze della povertà; ovvero, se hai costanti pensieri e relative emozioni di scarsità ad esempio. Sono i pensieri e le emozioni che provi più spesso e che diventano credenze (più spesso inconsce) a creare, infatti, la tua vibrazione. La questione è ovviamente più complessa di cosi. Più gli anni passano e più il mio lavoro si approfondisce mi rendo conto quanti altri fattori importantissimi entrino in gioco quando desideri raggiungere i tuoi obiettivi i tuoi antenati, ad esempio. Essi infatti esistono come aspetti della tua psiche e non riguardano il tuo passato ma il tuo presente. Il lavoro sugli antenati si rivela una vera e propria manna dal cielo che ci permette di velocizzare il nostro fluire verso ciò che desideriamo ( guarda il video raggiungere i propri obiettivi grazie agli antenati ).
Il livello di consapevolezza di Mario (costituito da pensieri e emozioni ricorrenti, sedimentati in credenze inconsce), era quello di una persona che aveva visto generarsi nella sua vita la possibilità di non ricevere la sua liquidazione, e questo l’universo stava rispecchiando alla perfezione. Bisognava compiesse un piccolo balzo evolutivo per poter ottenere e soprattutto trattenere l’abbondanza generata dalla sua cospicua liquidazione.
Dopo aver accuratamente spiegato a Mario ciò che hai appena letto, lo aiutai ad abbassare un po' le sue difese in modo da permettermi di poter lavorare a un livello più profondo con lui. Il fine era quello di sviluppare la sua innata capacità (innata perché appartiene a tutti gli esseri umani) di ricevere intuizioni in grado di guidarlo verso lo step successivo della sua evoluzione.
Un paio di giorni dopo mi chiamò e mi raccontò di un sogno, a detta sua, piuttosto strano che aveva fatto.
Nel sogno si recava nel luogo dove un tempo lavorare, ed era come se si stesse recando abitualmente a lavoro come era solito fare tutti i giorni da dieci anni. Una volta arrivato in ufficio fece per dirigersi verso la stanza del capo, bussò, aprì la porta e invece di trovare il suo capo ad aspettarlo alla scrivania, trovò un dipinto che raffigurava Cristo, appoggiato sulla sedia dietro alla scrivania.
Ci tengo a sottolineare che Mario è Cristiano e quindi il suo inconscio utilizza simboli della tradizione cristiana in modo che possano essere da lui comprensibili.
Al telefono Mario apparve abbastanza concitato nel chiedermi che cosa secondo me il sogno significasse. Mi disse: ”Francesca, non è proprio possibile che veda il mio capo come Cristo. Lui non è affatto una figura positiva, è un demone e io provo un profondo astio nei suoi confronti”.
Per me era chiaro che non si trattava affatto di aver cominciato a vedere il suo capo in maniera diversa, ma qualcosa di molto più interessante: Mario aveva rimosso la figura del datore di lavoro come sorgente da cui derivavano il guadagno e il suo sostentamento in generale e aveva messo al suo posto un potere più grande. Nel suo caso, essendo stato cresciuto nella religione cristiana e non avendo altri riferimenti, l’immagine di Cristo rappresentava il Sacro, il Divino, l' energia Universale. Un potere più grande appunto.
C’ è qualcosa di più grande del nostro piccolo "io" che si prende cura di tutti noi, che si vuole esprimere attraverso di noi. Dio? L’ Universo? Anima? il tuo Se superiore? L’ energia di Amore? L’energia cosmica creatrice? Puoi chiamarla come preferisci. Un qualcosa di grande che è dentro di te e allo stesso tempo fuori di te. Sei tu stesso nella tua vera essenza, oltre ai confini del piccolo "io", oltre la gabbia mentale che ti fa percepire come un individuo distinto e separato dal tutto e ti induce a credere in un dio separato a sua volta dalla sua creazione, situato lassù..lontano... nei cieli.
Il sogno gli aveva suggerito prepotentemente di togliere l’attenzione dal suo datore di lavoro che gli doveva una certa somma di denaro e porla su un potere più alto per iniziare a contemplarlo. Il sogno per me lo stava richiamando a una profonda verità: l’abbondanza non viene da fuori , da un datore di lavoro benevolo, dalle condizioni dei mercati finanziari favorevoli o dai tuoi clienti, ma dalla nostra connessione con la nostra parte divina, sacra.
Analizzammo insieme la questione e Mario, quasi in lacrime, spiegò che durante tutto il sogno si era sentito come “di ritornare a casa”, queste le sue parole. Un profondo senso di pienezza vitale, amore e calma lo aveva pervaso e al suo risveglio questa sensazione si era prolungata per più di un' ora. Decise, attraverso le pratiche suggerite, di iniziare a lavorare sul rafforzare questa connessione con l’energia superiore, in modo da spostare sempre più il suo focus dal fuori al dentro, dal mondo dei cinque sensi, a quella parte invisibile che guida le nostre vite, che fa battere il nostro cuore, permette all'aria di entrare nei nostri polmoni, che regola costantemente il nostro equilibrio biochimico.
Una forza invisibile che fa molto di più, però, di ciò che ho approssimativamente elencato, perché è capace di guidare le nostre vite verso un bene supremo, verso la pienezza vitale e la nostra realizzazione. La sfida è permettere a questa forza di lavorare indisturbata senza l’intromissione del filtro della mente.
Il tipo di lavoro che svolgemmo insieme portò Mario a spostare la sua attenzione dal “volere” che qualcosa accadesse al “permettere” che qualcosa di meraviglioso accadesse. Ristabilimmo la sua consapevolezza che esiste un flusso di abbondanza e amore infiniti che ci fornisce tutto ciò di cui abbiamo bisogno in qualsiasi momento.
Quando noi ripuliamo i filtri della nostra percezione con le dovute pratiche, questo flusso sgorga di nuovo arrecando benedizioni e tesori infiniti nella nostra esistenza. Di li a un paio di mesi, infatti, la “fortuna” sembrò bussare di nuovo alla sua porta. La prosperità fluì di nuovo nella sua vita, ma non solo, attinse a talenti che non ricordava neanche di avere. Incontrò infatti un amico di vecchia data con cui andò a cena. A cena questo amico gli offrì un lavoro molto più vicino a ciò che amava fare e in cui poteva esprimere maggiormente le sue doti peculiari (Mario era un abile disegnatore); un lavoro in cui era pagato quasi il doppio rispetto al precedente!
Arrivò persino a non sentire più astio, frustrazione, accanimento nei confronti del capo e subentrò una sorta di non-attaccamento al risultato: “che io riesca ad avere ciò che mi spetta o meno, ciò non condiziona il mio stato d’ animo”. La cosa sorprendente, ma conseguente a questo atteggiamento, fu che il suo precedente datore di lavoro gli pagò una cospicua liquidazione… che neanche immaginava possibile.
Hai notato che ho messo le virgolette alla parola “fortuna”? Se per fortuna intendiamo il conoscere le leggi universali e utilizzarle con consapevolezza… beh si, allora si può parlare di fortuna.
Qualcosa dentro Mario aveva bisogno di essere guarita. Ma questo qualcosa era principalmente la sua percezione.
Per citare il famoso libro “Un corso in miracoli”: i miracoli sono ciò che avviene quando si verifica un cambio di percezione.
Da dove viene il bene? Da dentro di noi. Da dove viene la prosperità? Da dentro di noi. E dalla nostra connessione con le forze universali. Da dove viene la felicità? Beh… sai già la risposta. L’ uomo fu indotto dal suo Io profondo a evolvere, e una volta che lo fece i problemi legati a uno stadio della sua evoluzione inferiore, svanirono come per magia. Capisci come funziona?
Quando si parla del manifestare la realtà che desideriamo, non si può prescindere dal compiere un cambiamento dall’ interno (a meno che non si desideri manifestare all’ interno dei confini di ciò che è ordinario e conosciuto per noi). Se si desidera cambiare scenario di vita, in maniera permanente, occorre operare una trasformazione nel profondo attraverso le giuste pratiche.
Abbondanza significa svegliarsi la mattina felici di recarsi a fare qualcosa che sentiamo profondamente in sintonia con noi stessi. Significa percorrere la propria missione di vita e non doversi preoccupare del denaro, il quale fluisce copioso e continua a permetterci di sostenere i nostri bisogni primari e i desideri della nostra anima. Riuscire a entrare e rimanere in questo flusso non solo è possibile ma è anche un dovere dell' essere umano a mio avviso.......(estratto dal libro Trasforma la tua Realtà)